venerdì 5 aprile 2013

Una casa di petali rossi di Kamala Nair



Sarà capitato anche a voi di cominciare qualcosa con grande enfasi soprattutto all’inizio per poi rallentare una volta che il percorso è stato segnato…bene, cosi è questo libro.
Rakhee, la protagonista, ci porta dentro il suo segreto già dalle prime righe; non può lasciarci indifferenti. La voglia di scoprire perché scrive questa lettera al suo futuro marito lasciandolo ad un passo dalle nozze è tanta. All’inizio faccio fatica a metterlo giù poi…perdo l’attimo fuggente e la lettura si trasforma in qualcosa di pesante, lungo…. Insomma, ve lo confido in segreto ma salto delle pagine e vado avanti.
La storia si movimenta un po’ a metà via, quando Rakhee, ci porta dove tutto è cominciato; un tuffo a ritroso nel tempo, nella terra natia della sua famiglia, l’India. Tra zie spocchiose e autoritarie, cugine pronte a comandare e la madre, “fuggita” dal marito alla ricerca di se stessa, si cominciano a tirare le prime somme dei segreti della famiglia. Si troverà costretta a crescere in fretta per far fronte alle scoperte che questo viaggio le sta mostrando.
Il culmine è raggiunto con la scoperta da parte della nostra piccola protagonista dai grandi occhiali e dall’accento marcatamente yankee, di una casa fatiscente abitata da una bambina che non hai mai messo piede fuori dal suo amato giardino. Nascerà un legame forte, unico….
L’autrice, punta molto su vari punti: la ricerca e la custodia delle proprie origini (sono fatti spesso riferimenti agli dei, alle usanze e ai costumi), l’importanza della sincerità e dei legami, della lealtà; il rapporto tra madre e figlia è sempre in primo pianto e l’amore è l’intero collante della storia…quell’amore capace di perdonare anche il più grande dei torti.

Voto 7
Non mi ha particolarmente entusiasmato ma fa riflettere su alcuni aspetti della vita e dell’amore.

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