Sarà capitato anche a voi di cominciare qualcosa con grande
enfasi soprattutto all’inizio per poi rallentare una volta che il percorso è
stato segnato…bene, cosi è questo libro.
Rakhee, la protagonista, ci porta dentro il suo segreto già
dalle prime righe; non può lasciarci indifferenti. La voglia di scoprire perché
scrive questa lettera al suo futuro marito lasciandolo ad un passo dalle nozze
è tanta. All’inizio faccio fatica a metterlo giù poi…perdo l’attimo fuggente e
la lettura si trasforma in qualcosa di pesante, lungo…. Insomma, ve lo confido
in segreto ma salto delle pagine e vado avanti.

Il culmine è raggiunto con la scoperta da parte della nostra
piccola protagonista dai grandi occhiali e dall’accento marcatamente yankee, di
una casa fatiscente abitata da una bambina che non hai mai messo piede fuori
dal suo amato giardino. Nascerà un legame forte, unico….
L’autrice, punta molto su vari punti: la ricerca e la custodia
delle proprie origini (sono fatti spesso riferimenti agli dei, alle usanze e ai
costumi), l’importanza della sincerità e dei legami, della lealtà; il rapporto
tra madre e figlia è sempre in primo pianto e l’amore è l’intero collante della
storia…quell’amore capace di perdonare anche il più grande dei torti.
Voto 7
Non mi ha particolarmente entusiasmato ma fa riflettere su
alcuni aspetti della vita e dell’amore.
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